Calcoli renali: cause e sintomi del disturbo frequente in estate

Calcoli renali: cause e sintomi del disturbo frequente in estate

I calcoli renali sono un disturbo dalle molteplici cause, con casi in aumento in estate per il caldo, e si manifesta con sintomi come dolore intenso, urine torbide e difficoltà a urinare. In questo articolo approfondiremo come prevenirli e la cura naturale e farmacologica.

 

Il periodo estivo porta con sé alte temperature, sudorazione eccessiva e condizioni di disidratazione: tra le cause dei calcoli renali, il cui sintomo principale è un forte dolore alla zona lombare. Parliamo di un disturbo, a volte, imprevedibile che colpisce circa il 10% degli uomini e il 5% delle donne e ha tra le sue conseguenze il blocco del flusso urinario, la presenza di sangue nelle urine e febbre (in caso di infezione).

Ma a cosa è dovuta la comparsa di queste piccole pietre nei reni? A chi rivolgersi? Quale dieta seguire e quando è necessario un intervento chirurgico? Rispondiamo a tutti i quesiti.

Cosa sono i calcoli renali e come si formano

I calcoli renali sono tra le problematiche più comuni dell'apparato urinario. Si tratta di piccole formazioni di sali minerali (ossalato, calcio, acido urico e fosfati) nelle vie urinarie che prendono la forma di sassolini. Nascono come cristalli, diventando microcalcoli e infine calcoli che dal rene arrivano alle vie urinarie inferiori, all'uretere, alla vescica, fino all'uretra, per poi essere espulsi.

Le dimensioni dei calcoli renali variano da piccoli granelli di sabbia, a palline da golf, hanno superfici irregolari o frastagliate e possono essere asintomatici o provocare un dolore acuto, uno dei sintomi principali.

Le cause dei calcoli renali

I calcoli renali sono il risultato di molteplici cause che contribuiscono alla comparsa dei suoi sintomi. Il caldo, dunque, è una di esse con l’aumento della sudorazione che, se non reintegrata con i liquidi, aumenta la concentrazione delle urine, la formazione di sali minerali in cristalli e poi i calcoli. Alla condizione climatica si aggiungono anche le seguenti cause:

       Dieta inadeguata con cibi irritanti;

       Scarso apporto di liquidi;

       Età, specie quella compresa fra i 20 e i 40 anni;

       Ph urinario inferiore a 5 e, dunque, più acido;

       Familiarità;

       Obesità;

       Malattie renali;

       Infezioni croniche alle vie urinarie;

       Medicinali, integratori salini e vitaminici consumati eccessivamente;

       Ipertiroidismo e iperparatiroidismo.

Calcoli renali sintomi

I calcoli renali provocati da una delle cause sopraelencate è riconoscibile per i sintomi specifici, con dolore intenso nella zona lombare che può manifestarsi anche a fasi alterne. Seguito da bruciore e stimolo frequente di urinare, dolore testicolare, sudorazione, dolore alle grandi labbra per le donne, difficoltà a urinare, nausea, vomito, urine torbide, a volte con sangue e cattivo odore. In alcuni pazienti si ha la comparsa di febbre con o senza brividi, che indica la presenza di un'infezione del tratto urinario.

Calcoli renali e dolore: dove fa male

I calcoli renali si manifestano con dolore intenso a schiena, inguine e fianchi con una fitta descritta dai pazienti come una coltellata (colica renale). Un dolore provocato dalle contrazioni delle viscere e degli organi cavi con pareti muscolari che può essere preceduto da nausea, vomito, e da una sensazione di malessere generale.

A chi rivolgersi per i calcoli renali: cause, sintomi e diagnosi

In caso di calcoli renali con la presenza di uno o più sintomi è consigliato rivolgersi a un nefrologo specializzato in disturbi che colpiscono le unità funzionali dei reni, ai vasi a essi associati e a malattie del metabolismo dei minerali. La diagnosi avviene con un esame delle urine, per escludere la presenza di sangue e analizzare la tipologia di cristalli espulsi; a essa segue un’ecografia dei reni per visualizzare la sede, il numero e le dimensioni dei calcoli. La diagnosi può avvenire anche con l’analisi della composizione del calcolo, una volta espulso.

Calcoli ai reni: dopo cause e sintomi, la cura

I calcoli renali, una volta individuate le cause e i sintomi possono essere curati attraverso con i FANS (farmaci antinfiammatori non steroidei) che agiscono sul dolore; ibuprofene, paracetamolo o acetaminofene (come Tachipirina, Buscopan) invece sono utili per contrastare la febbre. I farmaci antispastici aiutano ad alleviare gli spasmi muscolari provocati dai calcoli e a rilassare la muscolatura genito-urinaria.

A vomito e nausea saranno utili farmaci antiemetici.

Come espellere i calcoli renali

Quando i calcoli sono asintomatici e di piccole dimensioni, generalmente, guariscono da soli; mentre quando hanno dimensioni più grandi, i farmaci possono aiutare garantendo l’espulsione spontanea. Un altro rimedio per favorire l’espulsione è il consumo di abbondanti liquidi.

Quale tipologia di acqua preferire

L’acqua, dunque, è essenziale in caso di calcoli renali, perché serve a reidratare e a prevenire i sintomi. Quella da preferire dovrebbe avere un contenuto medio-alto di calcio, elevati livelli di bicarbonato, basso contenuto di sodio e un residuo fisso inferiore ai 50 mg.

Come mantenersi idratati

Oltre all’acqua, per mantenersi idratati nelle giornate più calde, esistono altri rimedi naturali che aiutano a reintegrare i liquidi persi con la sudorazione. Uno di questi è l’acqua con il limone, un accoppiamento che rinfresca e dà sollievo; tisane dissetanti e centrifugati di frutta e verdura di stagione, favoriscono un apporto equilibrato di vitamine e minerali. Limitare, invece, le bevande eccitanti come caffè e alcool; mentre durante l’attività sportiva preferire bevande energetiche con carboidrati, potassio e magnesio.

Calcoli renali i rimedi naturali

I rimedi naturali per i calcoli renali consistono nell’uso di piante mucopolisaccaridi, con molecole di carboidrati e proteine, che mantengono in soluzione i sali minerali nelle urine e diminuiscono l’insorgenza di calcoli nei reni.

Le piante come la betulla, l’ononide spinoso, la verga d'oro, il tarassaco e la gramigna svolgono, invece, un'azione diuretica e antinfiammatoria, facilitando l'espulsione del calcolo renale.

Calcoli renali e cistite

Capita spesso che i sintomi dei calcoli renali e cistite siano confusi, ma in realtà ciò che differenzia i due disturbi è il dolore. Molto più intenso nel caso dei calcoli renali tanto da richiedere, nei casi più gravi, una visita al pronto soccorso. La relazione tra queste due patologie esiste nel caso in cui il calcolo venga espulso il calcolo e come conseguenza al trauma insorge la cistite.

I cibi da evitare per i calcoli renali

Una dieta sana ed equilibrata può essere importante per prevenire e alleviare le cause e i sintomi dei calcoli renali. I cibi da evitare o ridurre sono i frutti di mare, acciughe, sardine sott'olio, aringhe, caviale, brodo di carne, carni rosse, sale, dolcificanti e alcolici.

Gli alimenti da consumare e che rendono le urine meno acide sono frutta, non molto zuccherina, verdura, latte e yogurt (da consumare moderatamente) che forniscono un importante apporto di calcio, per supplire a una parte persa nei calcoli espulsi.

Quando operare i calcoli renali

Quando i calcoli renali sono troppo grandi (tra i 6 e 7 mm) si può intervenire con l’uretroscopia, un'operazione da eseguire in anestesia generale e che prevede la rimozione del calcolo con pinze o laser. L’intervento di nefrolitotomia percutanea, invece, avviene in anestesia generale con una piccola incisione sulla schiena e l'inserimento del nefroscopio, uno strumento per raggiungere il rene e frantumare il calcolo con il laser.

Un trattamento poco invasivo, invece, è quello a ultrasuoni che colpiscono il calcolo fino a romperlo.

 

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