Cerotti per tagli profondi: quando la connettivina ha un buon alleato

Cerotti per tagli profondi: quando la connettivina ha un buon alleato

Le ferite della pelle richiedono interventi tempestivi per evitare che si infettino e, oltre alla pulizia, sono fondamentali dei presidi medici come creme e cerotti per tagli più o meno profondi. Ecco quali dovresti usare in base al tipo di ferita.

Piccoli lavori domestici per gli adulti e momenti di svago all’esterno per i più piccoli, spesso, sono responsabili di traumi e ferite alla pelle, da quelli più banali ai più seri su cui intervenire con medicinali a uso topico e cerotti per tagli più o meno profondi. Quest’ultimo è un presidio facile da utilizzare e molto efficace, perché aiuta a proteggere la ferita oltre a essere un valido alleato dei cicatrizzanti della pelle come la connettivina, che aiuta a stimolare la rigenerazione dell’epidermide.

Scopriamo in base alle tipologie di ferite, quali cerotti utilizzare. 

Tipologie di ferite

Esistono vari tipi di ferite, più o meno gravi, da curare con soluzioni specifiche:

       Superficiali sono lesioni lievi degli strati più esterni della pelle. Nella maggior parte dei casi, basta lavare la zona con sapone neutro e acqua. La guarigione avviene nel giro di qualche ora o giorno;

       Profonde sono quelle da punta o taglio che determinano pure la rottura di vasi sanguigni (capillari, arterie o vene). Se il taglio sanguina tanto è bene comprimere la zona con un fazzoletto pulito per circa 8-10 minuti. Quando l’emorragia, invece, non si ferma bisogna mantenere sempre la pressione fino all’arrivo in ospedale, dove un medico deciderà quali medicazioni o interventi eseguire. E successivamente, coprire la ferita con un cerotto per tagli più o meno profondi.

       Penetranti sono quelle molto gravi, in cui si crea un tramite fra l’esterno e una delle cavità del corpo. Un esempio è la perforazione del cranio.

Come avviene la cicatrizzazione della pelle

Ogni lesione, dunque, presenta una specificità e segue un processo di guarigione che si compie in tre fasi.

Prima fase infiammatoria

La prima fase si manifesta con calore, rossore e gonfiore. Subito dopo la ferita avviene il naturale processo di guarigione con i vasi che si restringono, impedendo la fuoriuscita di sangue, fino alla formazione del coagulo. Dopodiché, avviene il rilascio di un liquido ricco di proteine detto secreto o essudato.

Seconda fase di rigenerazione

La seconda fase è caratterizzata dalla formazione di tessuto connettivo, ricco di cellule che producono collagene e riempiono nuovamente la ferita. Si forma un nuovo tessuto umido, pulito e di colore rosso e in questa fase, la ferita inizia a contrarsi.

Terza fase riparativa

L’ultima fase, quando la ferita si contrae e restringe, mentre le secrezioni si riducono. Si forma una pellicina sulla ferita e una nuova superficie di colore rosaceo.

Durante le prime fasi della ferita e il processo di cicatrizzazione sono fondamentali le accortezze di ogni paziente che prevedono la pulizia della lesione, l'applicazione di una crema o un gel a base di acido ialuronico come la Connettivina, che mantiene il corretto grado di idratazione della pelle, e la protezione con apposite garze e cerotti.

Perché i tagli bruciano e pulsano?

Quando un taglio profondo o una ferita sono accompagnati da prurito acuto, arrossamento, dolore pulsante o pus, spesso siamo in presenza di un’infiammazione e, di conseguenza, richiede il consulto tempestivo di un medico. Un prurito moderato, invece, è indice di guarigione della ferita, che rilascia istamina (molecola attiva in risposta alle infiammazioni). La pulsazione, invece, è dovuta sia alla disidratazione del coagulo e sia all'azione dei miofibroblasti, un tipo di cellule coinvolte nei processi di guarigione delle ferite.

Quando vanno usati i cerotti per tagli profondi

Quando la ferita è aperta e sanguina molto è consigliato pulirla e, successivamente, coprirla con un cerotto per tagli più o meno profondi. In questo modo, batteri e sporco non entrano nella lesione infiammandola e la ferita è anche protetta dalla pressione o dall’attrito.

I cerotti per ferite da taglio:

In commercio esistono dei cerotti per tagli più o meno profondi in base alle caratteristiche delle ferite da medicare. Quelli più diffusi sono:

       Lipido - colloidali: cerotti per ferite da taglio superficiali e ustioni di 1° e 2° grado. Contengono una formula a base di particelle idrocolloidali e vaselina che allevia il dolore e favorisce la guarigione, senza aderire alla ferita;

       Cicatrizzanti in silicone: i dispositivi più usati in caso di taglio cesareo e creati per limitare l‘espansione di una ferita. Questo cerotto va applicato regolarmente ogni notte, sulla zona del taglio, finché la cicatrice non scompare;

       Steri strip o cerotti punti: sono cerotti per tagli chirurgici e servono a suturare la pelle in caso di ferite con profondità media o piccola;

       Idrocolloidali: usati per lesioni da decubito e ulcere cutanee. Questi cerotti sono utilizzati per i tagli profondi e assorbono l'essudato, mantenendo la zona intorno alla ferita protetta da contaminazioni esterne. Inoltre, favoriscono la rigenerazione dei tessuti e la guarigione completa delle ferite.

Come capire se la ferita sta guarendo

Per capire se la ferita sta guarendo, nella gran parte dei casi, è sufficiente osservarla: se lo spazio tra i lembi di pelle si riduce e la parte scoperta si rimargina, vuol dire che il nostro corpo sta sviluppando nuove cellule per la guarigione.

Quanto cambiare e tenere i cerotti per tagli profondi

Quando la ferita è acuta (causate da un evento traumatico), allora i cerotti per tagli profondi vanno cambiati ogni giorno. Se le ferite sono croniche, invece, saranno trattate con cerotti che non devono essere cambiati quotidianamente oppure la periodicità del cambio va concordata con il medico. Una volta seguite le accortezze di pulizia e protezione di una ferita, i cerotti per tagli più o meno profondi vanno tolti completamente quando la lesione non è più umida.

Tagli profondi e infezione: la terapia farmacologica

Quando la medicazione e la protezione con cerotti per tagli profondi è poco efficace sulle ferite e compaiono febbre, calore, arrossamento, dolore e gonfiore, allora è importante rivolgersi subito al medico, perché sono i sintomi di un’infezione in corso. Per capire il farmaco adatto da prescrivere, lo specialista farà un esame di eventuali batteri che hanno causato l’infezione mediante un tampone applicato sulla ferita. In caso di esito positivo è prevista una terapia a base di antibiotici.

 

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