Pantoprazolo: benefici ed effetti collaterali del gastroprotettore

Pantoprazolo: benefici ed effetti collaterali del gastroprotettore

Reflusso, gastrite ed esofagiti: sono i disturbi più diffusi dell’apparato digerente che possono essere trattati con farmaci a base di pantoprazolo che però oltre a dare sollievo, possono comportare degli effetti collaterali. Ecco perché è fondamentale conoscerli. Scopriamo quali sono i medicinali che lo contengono e a cosa servono.

Una barriera, che protegge lo stomaco dal reflusso gastroesofageo e altre patologie dell’apparato digerente, è l’azione del pantoprazolo; un gastroprotettore che come tutti i farmaci ha dei benefici, controindicazioni ed effetti collaterali. Nelle farmacie sia fisiche, che online possiamo trovarlo in compresse da 20mg e 40mg, dosi da assumere, dietro consulto medico, in base alla problematica specifica e per un determinato periodo. È un trattamento, inoltre, di cui va evitata l’interruzione volontaria per non inficiare l’efficacia della terapia.

Cos’è il pantoprazolo e a cosa serve

Il pantoprazolo è un principio attivo presente nei farmaci gastroprotettori e inibitore della pompa protonica (IPP) per bloccare la produzione di acido cloridrico nello stomaco per un lungo tempo che comprende dalle 18 alle 24 ore. Un farmaco utilizzato per la prevenzione e riduzione dei disturbi come la gastrite, l’ulcera peptica esofagiti, reflusso gastroesofageo e nella terapia di eradicazione dell'Helicobacter pylori in associazione ad antibiotici e la sindrome di Zollinger - Ellison. Un medicinale che agisce direttamente sull’enzima H⁺/K⁺ ATPasi presente sulle membrane delle cellule parietali della mucosa gastrica, interrompendo così lo stadio finale della produzione di acido cloridrico gastrico.

Cosa contiene il gastroprotettore 

Prima di dare un’occhiata al pantoprazolo in termini di controindicazioni ed effetti collaterali, facciamo chiarezza sulla composizione di questo farmaco. Si tratta di una molecola dall’assorbimento veloce al livello duodenale, con massima concentrazione plasmatica in 2 ore. Esso è simile all’omeprazolo, principio attivo che si distingue dal pantoprazolo per differente composizione chimica e l’uso soprattutto per i disturbi dell’ulcera peptica e gastrite.

Dove acquistare il gastroprotettore

Il pantoprazolo, farmaco con benefici ed effetti collaterali per lo stomaco, si può acquistare nelle farmacie riconosciute dal Ministero della salute. Dal 2010 è il primo inibitore della pompa protonica a diventare disponibile come farmaco da banco, cioè da acquistare per l’automedicazione e senza ricetta medica.

Come e quando assumere il pantoprazolo

Il pantoprazolo può essere assunto per via orale in granulato per sospensioni o compresse a rilascio ritardato. Nel primo caso da assumere 30 minuti prima dei pasti per 1 o 2 volte al giorno, anche attraverso un sondino nasogastrico.

Le compresse, invece, devono essere assunte intere senza masticarle sempre 30 minuti o 1 ora prima dei pasti e per 1 o 2 volte al giorno. L’ideale, in entrambi i casi, sarebbe la mattina e sempre alla stessa ora, perché si ha maggiore tempo di azione per ridurre la produzione di acido nello stomaco e per mantenere costante il principio attivo nell’organismo.

Per quanti giorni prendere il pantoprazolo: chiarezza prima degli effetti collaterali

La  dose da assumere del gastroprotettore varia secondo i grammi del farmaco e la tipologia di problema. In caso di:

       Ulcera gastrica, di solito la somministrazione è di 40 mg al giorno per 4 settimane;

       Malattia da reflusso gastroesofageo, 20 - 40 mg al giorno per 4 settimane;

       Ulcera duodenale, 40 mg al giorno per 2 settimane;

       Sindrome di Zollinger-Ellison, 80 mg al giorno; una dose da modificare in base alla risposta al farmaco del paziente.

Ogni problematica richiede un previo consulto con il medico per stabilire il tempo del trattamento e, se necessario, al termine della cura l’uso di una compressa al giorno per evitare la ricomparsa dei sintomi.

Perché assumerlo a stomaco vuoto?

Il pantoprazolo, dopo previo consulto con il medico per non andare incontro a effetti collaterali anche gravi, va assunto a stomaco vuoto, così il principio attivo ha tutto il tempo di raggiungere l’apparato digerente e agire. L’assunzione dopo i pasti, invece, potrebbe ridurre l’efficacia.

Pantoprazolo con antibiotico per proteggere dagli effetti collaterali

In caso di infezioni batteriche la terapia prevista per il paziente è quella a base di antibiotici, farmaci che però possono avere effetti collaterali diversi come disturbi gastrointestinali, diarrea o mal di pancia. In questo caso, è importante valutare la storia pregressa del paziente e capire se è più esposto a ulcera e gastrite, e successivamente il medico deciderà di prescrivere anche un gastroprotettore.

Quando è mutuabile il pantoprazolo

Il pantoprazolo, con i suoi benefici ed effetti collaterali, è soggetto alla nota 48, e dunque può essere prescritto attraverso il Sistema Sanitario Nazionale solo in determinate circostanze:

Durata di trattamento 4 settimane (occasionalmente 6 settimane) in caso di:

  1. Ulcera duodenale o gastrica positive per Helicobacter pylori (H. pylori).
  2. Per la prima o le prime due settimane in associazione con farmaci eradicanti l’infezione.
  3. Ulcera duodenale o gastrica H. pylori - negativa (primo episodio).
  4. Malattia da reflusso gastroesofageo con o senza esofagite (primo episodio).

Durata di trattamento prolungata, da rivalutare dopo un anno per:

  1. Sindrome di Zollinger-Ellison.
  2. Ulcera duodenale o gastrica H. pylori - negativa recidivante.
  3. Malattia da reflusso gastroesofageo con o senza esofagite (recidivante).

Le controindicazioni del pantoprazolo

L’assunzione del pantoprazolo va stabilita con il proprio medico, che valuterà se si è tra i pazienti soggetti a controindicazioni e, di conseguenza, più esposti a effetti indesiderati. Le valutazioni del medico riguardano la presenza di allergie al farmaco, ai principi attivi, ai fitoterapici e agli integratori assunti; così come anche antibiotici, anticoagulanti, atazanavir, digossina, diuretici, integratori di ferro, ketoconazolo, metotressato e nelfinavir. Se si soffre o in passato si è sofferto di bassi livelli ematici di magnesio o di infezioni da Helicobacter pylori. Da valutare bene l’assunzione anche in caso di gravidanza o allattamento al seno.

Pantoprazolo: effetti collaterali del gastroprotettore

Il pantoprazolo, come ogni farmaco, può avere alcuni effetti collaterali. Questi includono un aumento del rischio di fratture del polso, dell'anca o alla colonna vertebrale, soprattutto se preso in dosi elevate o più di un anno. Indebolimento della parete dello stomaco, la riduzione di livelli ematici di vitamina B12. E ancora nausea, mal di testa, vomito, costipazione e nei casi più seri convulsioni, difficoltà respiratorie, febbre, orticaria, diarrea grave, tremori, spasmi muscolari.

Tipologie di gastroprotettore

I farmaci inibitori della pompa protonica a base di pantoprazolo includono:

       Malox per il trattamento a breve termine dei sintomi da reflusso gastroesofageo come pirosi, rigurgito acido.

       Mylan per la prevenzione di ulcere gastriche e duodenali provocate da farmaci antinfiammatori nei pazienti che necessitano di trattamento frequente dei FANS.

       Buscopan reflusso in compresse per il trattamento sintomatico delle manifestazioni spastico - dolorose del tratto gastroenterico e genito - urinario. 

       Pantecta control, per il trattamento a breve termine dei sintomi da reflusso acido negli adulti.

       Pantopan per bruciore, rigurgito acido, dolore alla deglutizione da reflusso; esofagiti da reflusso, ulcere gastriche e duodenali indotte da farmaci antinfiammatori non steroidei.

 

Clubfarma è una farmacia riconosciuta dal Ministero della Salute con sede fisica a Siracusa e online. Se vuoi avere più info sui farmaci a base di pantoprazolo contattaci al servizio WhatsApp +39 0931 1843010.

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